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I 7 Motivi per cui la Tua Campagna di Email Marketing Fallisce

L’oggetto spegne l’entusiamo: il 69% dei destinatari di posta elettronica segnala un messaggio come spam basandosi esclusivamente sull’oggetto e il 35% dei destinatari decide se aprire un messaggio in funzione dell’oggetto.
Parlate specificamente per il vostro pubblico: Assicuratevi che l’oggetto sia pertinente e personale. I tassi di apertura aumentano in modo significativo quando il nome del destinatario e / o il nome della società sono inclusi nell’oggetto. Inoltre, assicuratevi di utilizzare un linguaggio che li incoraggia a leggere di più. “Messaggi”, “video”, “lavori” e “segreti” sono le parole più cliccate nell’oggetto.

Sconosciuto o indesiderato mittente: il 43% dei destinatari di un messaggio fa clic sul pulsante Spam basandosi  “sul” nome o l’indirizzo email del mittente.
Essere reale: info@XXX.com, commerciale@XXX.com, ecc, sono modi infallibili per essere contrassegnati come spam. Utilizzate sempre il nome di una persona reale anche nell’indirizzo email del mittente. In questo modo i destinatari possono sentire che c’è qualcuno dietro il messaggio.

Messaggi non consegnati o blacklist: gli indirizzi IP che appaiono su uno solo dei 12 principali database delle blacklist hanno un tasso di consegna di 25 punti inferiore a quelli  non presenti in alcuna blacklist.
Seguite le regole: Rispettate le regole CAN-SPAM  (Controlling the Assault of Non-Solicited Pornography And Marketing Act of 2003) e utilizzate elenchi e-mail puliti (non raccolti a caso) e date un’occhiata alle linee guida CAN-SPAM.

Tempismo Errato: Proprio come per qualsiasi altro messaggio, i vostri potenziali clienti hanno bisogno di sentire la vostra offerta nel momento giusto. Purtroppo, molte campagne di email sono programmate per essere consegnate esattamente nel momento sbagliato.
Seguire i comportamenti dei vostri clienti: Trova il momento in cui il tuo messaggio sarà ricevuto con la maggiore attenzione. Il giorno e l’orario dipendono sempre di più dagli strumenti con cui i vostri clienti sono abituati a leggere i messaggi (ma non sempre la prima lettura avviene quando si è poi in grado di agire in maniera completa).

Formato sbagliato: Sapete come i vostri clienti  ‘preferiscono vedere i vostri messaggi? Come vengono visualizzate da loro le vostre e-mail?
Rendete tutto più semplice: la tecnologia sta rapidamente cambiando il modo in cui assorbiamo i messaggi. Non ci fidiamo più di, messaggi lunghi e dettagliati in un giornale, una rivista o anche sui nostri computer desktop. Rendere i messaggi di posta elettronica semplice da comprendere già al primo “colpo d’occhio.” Recenti scoperte mostrano che oltre l’80% degli utenti legge le e-mail su dispositivi mobili, preferendo le immagini e HTML a qualsiasi altro formato.

Messaggi di posta elettronica non consegnati: liste di indirizzi con il 10% o più di destinatari sconosciuti vengono consegnate a meno del 50% degli indirizzi attraverso i filtri degli ISP.
Usate, elenchi convalidati e attendibili: i migliori clienti a cui inviare messaggi di posta elettronica sono quelli che liberamente hanno fornito i loro dati di contatto. Assicurarsi di fornire diverse opportunità sul vostro sito web per consentire ai visitatori di lasciare i propri dati in cambio di contenuti di valore. Liste aggiornate e popolate da destinatari spontanei sono quelle che ottengono i migliori tassi di consegna ed apertura dei messaggi (e che poi portano alle maggiori conversioni).

Disiscritti e interesse in calo: se i tassi di disiscrizione sono in aumento e le conversioni sono in diminuzione, la modalità di comunicazione deve essere rivista.
Siate rilevanti: Inviare lo stesso messaggio ad un elenco non specifico di indirizzi è il modo migliore per perdere il vostro pubblico. Segmentate le vostre liste in base al comportamento ed agli interessi dei vostri potenziali clienti. Ricordate, ogni destinatario è una persona diversa e ha bisogno di sentire qualcosa di specifico comunicato da voi. Al di là del contenuto del  messaggio, non inviate troppi o troppo pochi messaggi. Studi recenti di HubSpot hanno mostrato percentuali di clic nelle campagne che iniziano a calare dopo tre messaggi o dopo 10 giorni di inattività.

Liberamente tradotto da
http://www.business2community.com/email-marketing/top-7-reasons-email-marketing-fails-0535724

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