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Tieni sotto controllo gli outbound link?

Detto questo possiamo cominciare a parlare dell’argomento del nostro articolo.
Cosa sono gli outbound link? Sono i link di un sito che puntano verso siti esterni, detti anche in maniera più “popolare” link esterni.
Non sono da confondere con i link interni (inbound link) che permettono la navigazione tra pagine di uno stesso sito (i menu sono un esempio di inbound link).

Che benefici offrono? Un link verso un altro sito aumenta la sua popolarità (link popularity) e lo rende più piacevole e appetibile al motore di ricerca. Se ben sfruttato offre anche risultati positivi per il nostro sito, ad esempio linkando una risorsa importante o comunque esauriente per l’argomento che stiamo trattando.
Di contro potrebbero esserci effetti negativi, infatti linkare senza curarsi della “bontà” del sito ricevente o linkare indiscriminatamente risorse che rischiano di essere spam o near to spam è estremamente pericoloso per il trust (l’indicatore di fiducia) del nostro sito.

Come linkare? Si può inserire un link follow o con attributo rel=”nofollow”. La differenza sta che inserendo l’attributo prima citato si “consiglia” allo spider di non seguire il link, e quindi di non attribuirgli importanza per il trust del sito. Il link diventa quindi utile per l’utente ma ininfluente ai fini del motore di ricerca, minimizzando il rischio di venire penalizzati in caso il link non risulti sicuro e benevolo per il motore.
Caso tipico è quello dei banner pubblicitari, solitamente a pagamento, dove bisogna specificare al motore che questo link è di tipo commerciale e che quindi non siamo interessati ad alterare i risultati delle ricerche, ma solo dare all’utente che naviga la possibilità di visitare il sito pubblicizzato.
Vi sono vari modi di linkare un sito, tramite keyword all’interno di un paragrafo, inserendo il nome del sito web, ecc ecc. e son tutti metodi validi se utilizzati seguendo le policy. La cosa fondamentale è che tutto risulti naturale ed utile all’argomento trattato, ma bisogna stare attenti perchè in passato si è fatto molto uso di questa tecnica per alterare i risultati quindi ora gli algoritmi sono molto meno permissivi.
Altra cosa che lo spider ritiene negativa è il cosiddetto “link rotto”, che non porta cioè a nessuna risorsa online. Bisogna quindi tenere monitorato che i link facciano arrivare il nostro utente ad una risorsa reale ed utile.

Ultima cosa fondamentale da ricordare è che un outbound link non va concesso con leggerezza, perchè se il sito ricevente non viene ritenuto buono potrebbero sorgere penalizzazioni sia per il sito linkante che per il sito linkato. Questo non vuole essere “terrorismo” sia chiaro, ma semplicemente un invito ad una maggiore attenzione, anche per contribuire attivamente a migliorare l’esperienza dell’utente tramite consigli su siti che meritano di essere navigati in base alla bontà dei propri contenuti.

Ricapitolando, il poker di regole dell’outbound link: utile, corretto, tematizzato, non spam.

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